“LIVING”

Ogni immagine, di questo film, a impronta teatrale, è geometricamente costruita con eleganza architettonica.

I gesti, misurati, calibrati, come in partitura musicale.

La colonna sonora, rimarchevole, accarezza i personaggi fondendosi armoniosamente a luci soffuse e cromie a forte contrasto.

La sceneggiatura, come meccanismo ad orologeria, infonde ritmo e impartisce regola, intercalandosi a slow motion che dilatano tempo e spazio in un continuum immoto, incessantemente replicantesi.

Bill Nighy splendidamente disegna l’intimo, ospitale, saluto alla vita, in cambio prospettico, di quest’uomo vestito di mesta, dolente, siderale, malinconica, solitudine.

Che Apollo dorato, scortando stelle ardenti, gli tributi onore e gloria!

Oniria va al cinema / “Living”