Oniria va al cinema

“ASTEROID CITY”

“ASTEROID CITY” E’ UNA MAPPA. UNA MAPPA DEL CIELO. UNA MAPPA DEL CUORE. E’ UN PICCOLO CONTENITORE DI TEMI … ENORMI; QUELLI FONDANTI L’ INTIMA ESSENZA DELL’ ESSERE UMANO, GLI INESPLOSI ARCANI CHE ECHEGGIANO NEI MEANDRI DELLE SINAPSI NEURONALI, DA CHE LA VITA CI ABITA. ED E’, AL CONTEMPO, UN DELICATO, INTIMO, ININTERROTTO VIAGGIO ATTRAVERSO LA MATERIA …

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“IL CAFTANO BLU”

“Io sostengo che Amore è il più antico fra gli dei, il più meritevole d’onore e quello che è più padrone di spingere gli uomini, da vivi e da morti, all’acquisto della virtù e della felicità.” Così recita il Simposio di Platone. Deve essersi detta questo, Mina, quando ha scelto Helim come compagno di vita, …

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“EMILY”

MI SONO ATTARDATA. NON OSAVO. TROPPO TEMEVO LA DELUSIONE. “WUTHERING HEIGHTS”, PER ME, E’ STATO RAPIMENTO DEL CUORE  DALLA PRIMA SILLABA. DEVE AVER INTERCETTATO, CON ESTREMA PERIZIA, IL MIO NODO LUNARE SUD, IN SCORPIONE :)) PARIMENTI, EMILY BRONTE E’ STATA DA ME BEATIFICATA, PER QUESTA SUA UNICA, PERFETTA, STRUGGENTE OPERA, A DEITA’ DELL’ OTTOCENTO BRITANNICO. …

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“IL SOL DELL ‘AVVENIRE”

Intanto, mi dissocio: dal parallelismo (più esplicito che mai, nel non detto) fra l’invasione russa dell’ Ungheria e il conflitto in corso in Ucraina. Le mie visioni storico/politiche dell’attuale guerra, si distanziano, con nettezza, dalla divulgazione dominante. Non è questa la sede, per un tale approfondimento. L’inciso era, però, necessario (quanto meno…). Poi, mi associo! In …

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“TAR”

TAR! Non trovate che sia parola … onomatopeica? A cosa rimanda, uditivamente? Per me, a concetti quali l’ordine, il rigore, l’autorità, il comando, il potere, il successo … l’arroganza. Il film racconta, rivela ognuno di questi archetipi della, fragile, natura umana. E le loro derive di senso, parimenti. Per immagini, severe, quasi monocromatiche, livide. La …

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“LIVING”

Ogni immagine, di questo film, a impronta teatrale, è geometricamente costruita con eleganza architettonica. I gesti, misurati, calibrati, come in partitura musicale. La colonna sonora, rimarchevole, accarezza i personaggi fondendosi armoniosamente a luci soffuse e cromie a forte contrasto. La sceneggiatura, come meccanismo ad orologeria, infonde ritmo e impartisce regola, intercalandosi a slow motion che …

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“THE WHALE”

E’ difficile comprendere l’Altro da sé, leggere nei labirintici meandri di un “ἄλλος”,  entrando in sincera empatia con l’alterità,  tanto più se la stessa è pervicacemente autolesionistica,  disturbante, abrasiva, come quella di Charlie. Darren Aronofsky non fa sconti,  né visivamente, né emozionalmente,  nel riproporre, cinematograficamente, questa angosciosa e magnifica piece teatrale. E’ lama dal taglio netto. E’ grimaldello …

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“US AND THEM”

Come nel video gioco, anche il mondo reale è in bianco e nero, quando loro sono divisi. E’ un film che gioca sugli opposti semantici: presenza/lontananza, colore/sua assenza, yin/yang, primavera/inverno, riso/pianto. La fotografia li racconta, con calma sapiente, uno ad uno. E’ un film impetuoso, come il vento che porta pollini e odorosi sensi. E’ …

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“EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE”

“Everything Everywhere All At Once”, opera seconda di Daniel Kwan e Daniel Scheinert (dopo il successo di Swiss Army Man, premiato al Sundance Festival, per la “migliore regia”) è diventato, nei mesi scorsi, il caso cinematografico d’oltreoceano; un viaggio filmico in bilico fra action movie ed esplorazione intimista.   Apparentemente, almeno. Il sottotesto di questa, …

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“The Banshees of Inisherin” (“Gli spiriti dell’isola”)

Cosa può significare,  all’inizio del secolo, nascere, crescere, ancorare la propria intera esistenza ad una remota isola irlandese, da tutto separata e distinta? Come, l’ambiente, determina gli sviluppi emotivi, psicologici, affettivi di coloro che ad essa appartengono per legami di suolo, di spirito e di cultura? Martin McDonagh cerca di raccontarcelo, con questo film narrativamente potente, ombroso, …

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