«Vorrei penetrare il suo segreto,
vorrei che lei venisse da me e mi dicesse:
“Io ti amo”,
e se non è così,
se questa follia non è pensabile,
allora… allora che cosa desiderare?
Forse so io stesso quel che desidero?
Sono anch’io come sperduto:
vorrei soltanto starle accanto,
essere nella sua aura,
nella sua luce,
eternamente, per tutta la vita.
Altro non so!
Potrei forse allontanarmi da lei?»
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
(Painting by Jean-Baptiste Regnault)
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Tchaikovsky’s Piano Concerto No. 1 in B-Flat Minor, Op. 23